Satira politica
Bunga-Bunga
Della morte (del partito) dell’amore
Mi piacerebbe affrontare le ultime notizie con una stilettata satirica feroce ed esiziale, a costo di rischiare il confronto con Ezio Greggio.
La verità è che in questo periodo ho la testa da altre parti. La mia attività sessuale si è rarefatta e ho così voglia di scopare che se fossi un pezzo di merda miliardario non so cosa combinerei.
“L’imperatore è nudo.”, titola il Financial Times. E se lo fa succhiare.
Ammetto che la domanda mi è passata per la testa: farei le stesse cose al suo posto? Col cazzo. Piuttosto che dare un milione a Lele Mora me lo infilo nel culo in monete da un euro.
E senza lasciarlo guardare.
“Ipocrisia!”, sussurra Capezzone. Ignoro se l’abbia detto davvero, mi baso sulle statistiche.
Tutti colpevoli, nessun colpevole?
Sono il primo a voler sborrare tra le tette giganti di una 17enne, ma fantasia e realtà sono due piani ben distinti.
E’ l’unica ragione per cui Nicole Minetti non è ammanettata sotto la scrivania col mio glande tra le corde vocali.
Tombeur de femmes?
Pagando è facile. Ha comprato Mills, quanto possono costargli le gemelle De Vivo?
“Pompini 300 euro, la notte 300 euro”, pare. Ma chi cazzo fa il tariffario?
Berlusconi è pessimo anche come puttaniere. Ho controllato lastminute poco fa, e con 300 euro si acquista il pacchetto week-end in un 3 stelle ad Amsterdam, pompino incluso.
L’epilogo?
Non in tribunale. Silvio finirà i suoi giorni in un posto caldo, se l’improbabile ipotesi di una condanna definitiva si materializzasse.
Non è poetico? Un posto caldo, come la figa.
Sconfitto alle elezioni?
Non ci sono speranze: il PD esiste solo più negli editoriali di Scalfari.
“I partiti sono morti!”, grida da anni Beppe Grillo. Anche Mike Bongiorno, eppure va in giro da una settimana.
E tra due cadaveri, affido le mie speranze al vecchio anchor-man: sogno il suo zombie, affamato di vendetta, in marcia verso Arcore.
Riesco quasi ad immaginare le parole che direbbe Mike, prima di affondare i denti nel culo flaccido di Berlusconi: “Silvio, sei caduto sull’uccello!”.
Allegria.