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Milan-Shakhtar Donetsk, C.L. 07/08,
Primo tempo
Partita importante per le sorti del girone D, dove lo Shakhtar guida con sei punti, tre in più del Milan. Ancelotti scioglie i dubbi della vigilia preferendo Gilardino ad Inzaghi; Lucescu ha dubbi solo su come si pronunci il nome della sua squadra (Sciactar? Sciactior? Donez? Donetsk?) ma non riesce a scioglierli nemmeno stavolta.
Pochi minuti di studio e Rat trova la rasoiata a pelo d’erba dalla grande distanza: deviazione decisiva di Kalac. Meazza ammutolito: una parata di Kalac?! Anche l’arbitro rimane allibito, tanto da non concedere il giusto calcio d’angolo agli ucraini.
Non commette errori però nell’assegnarlo ai rossoneri sul capovolgimento di fronte: cross delizioso di Pirlo e Gilardino mette in rete senza quasi saltare. Al sesto minuto, il Milan è in vantaggio.
Ancora rossoneri avanti al decimo: cross rasoterra, Pyatov passa il pallone a Kakà che non riesce a trovare la rete.
Tre minuti più tardi combinazione in velocità Kakà-Gilardino-Kakà, cavalcata del brasiliano che poi sceglie l’angolo sbagliato, permettendo la parata dell’estremo difensore avversario.
Improvviso, arriva il raddoppio del Milan: pallone scagliato in mezzo da Seedorf e ancora Gilardino. Il Meazza ammutolito: due goal di Gilardino?! E in meno di 6 mesi, per di più.
Lucescu la prende piuttosto male e procede con la sostituzione punitiva nei confronti del marcatore dell’attaccante biellese.
Lo Shakhtar prova a reagire al doppio svantaggio con una punizione di Lucarelli: troppo lenta anche per Kalac.
Poco dopo, battibecco sulla trequarti ucraina; Gattuso, nervoso per il divieto di telefonare durante le gare di Champions, urla “Life is Now” ad un avversario. La pronuncia è tale da costringere l’arbitro all’ammonizione.
27 minuti e Pyatov serve ancora assist agli attaccanti milanisti, ma Kakà si ostina a non approfittarne.
Tentativi in serie da lontano dello Shakhtar nel quarto d’ora finale; Brandao, Lewandowski e Rat non riescono però a trovare il varco giusto.
Al 41esimo è Seedorf a condurre un contropiede perfetto, macchiato dalla scelta di servire Oddo: esterno destro fuori di 3 metri.
Sembra che il primo tempo possa concludersi così, ma al 46esimo Kakà si invola e viene scaraventato a terra: l’arbitro non ha intenzione di ritardare il suo the di metà gara per espellere un giocatore, e si va al riposo in parità numerica.
Secondo tempo
Al quarto minuto Kakà sfonda a sinistra, si attira addosso il portiere e serve in mezzo Gattuso: palla lenta e Ringhio cade nel tentativo di toccare in rete di sinistro.
Sul capovolgimento di fronte, Oddo si dimostra più abile nell’assist che nel tiro, servendo però Brandao: Kalac respinge e Lucarelli piazza il pallone in fondo al sacco. Vantaggio dimezzato e Shakhtar che ritorna in partita.
Per variare, al nono Kakà opta per sfondare a destra, ma non ha imparato dai propri errori: rasoterra arretrato ancora per Gattuso, il cui piatto sporco viene respinto dalla difesa.
Passano 2 minuti e Fernandinho prova una cannonata di esterno sinistro, Kalac respinge.
17esimo: Kakà va nuovamente via, si porta a spasso un avversario per qualche metro, lo adagia a terra ed entra in area; 20 secondi guardando in mezzo, poi quando l’acuto Pyatov ha abboccato per bene, tiro d’interno. Il pallone trova l’interno del palo lontano e viene poi allontanato in angolo.
Pallone lungo di Pirlo dalla bandierina, stop di Seedorf e sinistro a incrociare: palogoal e treauno al diciottesimo della ripresa.
Gli ucraini, che sarebbe più corretto definire romeni-polacchi-brasiliani-italiani, hanno difficoltà a reagire.
Il Milan ne approfitta: pallone calciato da Pirlo su corner, Pyotov prolunga per Seedorf e questi ricambia mettendoglielo alle spalle. Per fortuna dell’estremo difensore, visto che di Seedorf stiamo parlando, si tratta del pallone: quarto goal rossonero.
Lucescu, pietrificato in panchina, realizza che gli unici ucraini che ha messo in campo gli stanno costando la partita.
I venti minuti che mancano al fischio finale trascorrono placidamente, con Kakà e Seedorf che si accordano per tirare in porta solo d’esterno e/o in pallonetto. Il gentlemen’s agreement salva quel che rimane della dignità sportiva di Pyotov, e il match si chiude sul risultato di 4-1: verdetto giusto e situazione di parità in testa al girone.
Servizi vaticani
Adobe Premier
Dopo 5 anni di attesa, Adobe torna alla carica con una nuova versione di Premier, potentissimo software per il law-editing e il citizen-squeezing. La nuova versione, che dovremmo trovare sugli scaffali a partire da marzo 2006, avrà un costo di uscita di circa 30 milioni di euro (33? 40?), ma una demo funzionante e gratuita è già scaricabile dal sito www.evasionefiscale.it.
Premier 06-11 permetterà la modifica di documenti creati utilizzando la precedente versione 01-05: saranno infatti incluse nella suite due librerie appositamente studiate per garantire la retrocompatibilità, indulto.dll ed intercettazioni.dll.
Pare che non sarà invece fornita, per precisa scelta della software house, la possibilità di interfacciarsi con Macromedia Ad Personam, funzione base di Premier 01-05.
Il capo progetto di Adobe Premier, R. P., ci svela alcune interessanti novità:
“Saranno introdotti alcuni nuovi-plug-ins: la nostra non è stata una rivoluzione radicale, ci interessava piuttosto fornire una rosa di soluzioni interessanti, senza costringere l’utente a sfogliare la margherita alla ricerca dell’opzione più adatta. Questo non significa però rinunciare all’innovazione: forniremo una tecnologia all’avanguardia (Inner Development Vector, IDV) per la creazione di filmati compatibili con Nintendo DS, e un plug-in ibrido per le luci, Lux Uria, assolutamente innovativo nel suo genere.
Per quanto riguarda il fotoritocco, Adobe 06-11 includerà un nuovo filtro per i capelli; l’obiettivo è eliminare definitivamente l’effetto lucido che poco aveva convinto i nostri utenti nella precedente versione.
Siamo talmente convinti della bontà di questo progetto da non prevedere una nuova release di Premier prima del 2011”.
Premesse che sembrano buone dunque, vi rimandiamo al prossimo numero di “DC professionale” per la recensione completa.